12/11/2022
Municeddhe
Mostra personale di Tiziana Pers presso Prometeo Gallery, con testi di Leonardo Caffo e Piermario De Angelis
La mostra è concepita come parte integrante di Art_History: progetto in divenire dell’artista costruito di volta in volta sullo scambio – contrattualmente regolato – tra un suo dipinto e uno o più animali destinati al macello.
Protagoniste di ART_HISTORY / Municeddhe: Le dormienti sono undici lumache di terra – municeddhe – salvate da Pers e allontanate da quel tragico iter che inizia con la vendita e termina con la morte: un percorso in cui l’animale cessa, passo dopo passo, di essere un corpo vivente per diventare ‘strumento’ muto destinato ad altro, inserito in una pratica di dominio a senso unico.
Negli spazi di Prometeo Gallery Ida Pisani la sopravvivenza delle undici lumache, avviata da Pers con uno scambio, a sua volta documentato da undici contratti (uno per ogni singola chiocciola), viene formalmente restituita da tracce visive e sonore come fotografie, dipinti, disegni e video: media differenti in cui prende forma il sottile attivismo dell’artista, che agisce e crea falle di vita nelle infrastrutture del sistema, piuttosto che appiattirsi in una critica frontale ed esteticamente spettacolarizzata.
Le municeddhe sono silenziose ed erranti: corpi considerati “improduttivi” perché vivono una vita diversa senza direzione precisa, e che tuttavia incorporano nel loro cuore nomadico una pienezza nei confronti del mondo circostante. In ART_HISTORY / Municeddhe: Le dormienti le opere di Pers fanno propria questa verità estetica e la amplificano in una processualità concreta fatta di storie, relazioni, firme e contratti, in cui l’animale-umano e l’animale-lumaca si proiettano reciprocamente sfaldando ogni confine: parti eguali dello stesso vivente.
È possibile assegnare un valore economico a un essere vivente? E a un’opera d’arte? Muovendo da questi interrogativi, e amplificandoli, la pratica di Pers si confronta con la pervasività dell’industria alimentare – che mercifica e rimuove, fisicamente e simbolicamente, il corpo animale – ponendosi allo stesso tempo sia come denuncia che come attuazione di relazioni altre e di segno opposto: cortocircuiti di sopravvivenza che vanno a sospendere, dall’interno, la natura mortifera di questo sistema.